Annualmente, in primavera inoltrata/inizio estate, un manipolo di coraggiosi si imbarca nell’impresa del Raid.
Originariamente ispirata dalle gesta del noto giornalista e scrittore triestino Paolo Rumiz narrate nel libro (e nell’omonimo video) “Morimondo” (Feltrinelli, 2013), l’impresa del Raid prevede la discesa del Po a bordo di mascarete: si parte senza mezzi e imbarcazioni di supporto e per quattro giorni si vive sul e nel fiume, percorrendo all’incirca una cinquantina di chilometri al giorno e fermandosi a mangiare e dormire sulle rive dello stesso, a volte direttamente in tenda sull’argine, a volte presso le strutture messe a disposizione delle remiere del territorio.
Oltre alla evidente preparazione fisica e soprattutto psicologica, il Raid richiede anche una meticolosa preparazione pre-partenza, fatta di sopralluoghi, studio dell’itinerario e valutazione della navigabilità del fiume, accordi per garantirsi l’apertura di eventuali chiuse o anche, più semplicemente, un tetto sotto il quale dormire.
Ma è un’esperienza impagabile: vivere per qualche giorno immersi nel Fiume, con null’altro all’orizzonte che cielo, acqua e campagna intorno, a stretto contatto con la natura e con se stessi…
Almeno così ci dicono quelli che l’hanno provato.
Quest’anno – forse – un cambio di itinerario e, per la prima volta, l’ammissione delle socie del Circolo a partecipare all’impresa.
Grazie al nostro socio e consigliere Sergio Galimberti che rende possibile tutto ciò.