Dopo due anni di forzata sosta causa problemi di navigabilità, torna finalmente quest’anno la Vogalonga Euganea:
Ispirata alla celebre Vogalonga di Venezia (del percorso di circa 40 km), la versione <Euganea> è particolarmente cara al nostro Circolo, che se ne è sempre fatto promotore e convinto sostenitore sin dall’inizio.
Del resto, teatro della manifestazione è proprio quel canale Bisatto – uno dei più antichi della zona, risalendo il suo scavo ai primi decenni del XII secolo – da cui prende nome il nostro Circolo!
E così la manifestazione può essere l’occasione per riscoprire un pezzo del territorio, dalla sua storia alle sue tradizioni al suo contesto ambientale…
Non perdete l’opportunità di partecipare anche voi: che sia lungo l’argine, seguendo a piedi o in bici il percorso sinuoso delle acque e delle barche che vi scivolano sopra, o presso i punti dei borghi attraversati dove le imbarcazioni sosteranno per il tradizionale Alzaremi, venite a gustarvi lo spettacolo.
Noi, intanto, vi offriamo alcuni spunti.
UN PO’ DI STORIA
Il Canale Bisatto fu costruito dai Vicentini tra il 1139 e il 1143-44 deviando le acque del fiume Bacchiglione da Longare.
Il Bacchiglione collegava Vicenza e Padova, per poi proseguire fino alla laguna Veneziana: era dunque un’importantissima idrovia per i commerci e il trasporto delle merci beriche fino a Venezia.
I Padovani nei primi anni del 1100 ne resero però ostica la navigazione ai Vicentini nel tratto padovano, forse realizzando delle chiuse, forse imponendo dei balzelli, così di fatto arrecando un grave danno al traffico verso Venezia.
Per reazione, i Vicentini scavarono perciò il canale Bisatto, in cui deviarono le acque del fiume: il canale partiva da Longare, costeggiando i colli berici e poi quelli euganei, arrivava a Este, dove si congiungeva con il fiume Frassine, proseguiva quindi verso Monselice fino a Battaglia: qui, unendosi alle acque del canale Vigenzone, proseguiva verso Bovolenta – dove si riuniva al Bacchiglione – per poi, finalmente, arrivare in laguna.
La deviazione del Bacchiglione creò seri problemi alla città patavina, rimasta priva dell’acqua necessaria per i fossati difensivi e per i numerosi mulini all’epoca in attività.
Ne seguì, quindi, un periodo di ostilità tra le due città, che coinvolse anche Verona e Treviso, cui si pose fine con la pace di Fontaniva del 1147.
Quando, poi, tra il 1189 e il 1201 Padova procedette – sostanzialmente per motivi di bonifica – allo scavo del canale Battaglia, che dalla città giungeva, appunto, fino a Battaglia, lì congiungendosi con il Bisatto, si creò un’altra idrovia tra le due città.
Il nome Bisatto – che in dialetto veneto vuol dire <anguilla> – pare sia da attribuire all’andamento sinuoso del canale, soprattutto nel tratto di Este e Monselice.
IL PERCORSO: TRA NATURA E CITTA’ MURATE
La Vogalonga Euganea parte dal porto fluviale del Comune di Vo’, nei pressi della celebre Villa Contarini Giovannelli Venier, che oggi ospita un Museo del Paesaggio ed è Luogo della Memoria della Shoah (essendo stata adibita a campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale).
Il percorso prosegue verso Lozzo Atestino, Este e Monselice, collegando quindi le cd. Città Murate, sorte in terre che nel Medioevo erano costellata da roccaforti e fortilizi.
La Vogalonga termina infine a Battaglia, dove le acque del Bisatto si uniscono a quella del Canale Battaglia.
Tradizionalmente, il percorso si snoda attraverso il Parco Regionale dei Colli Euganei, dalla ricca flora e fauna, il cui simbolo tradizionale è il riccio, presente in questa zona in numerosi esemplari.